Una delle frasi più forti di Gesù nel Vangelo è la domanda che pone agli apostoli al Getsemani, quando li vede dormire: “Non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me?”  

In altre parole, Gesù voleva che dedicassero un’ora di adorazione per combattere il momento del male.

L’adorazione porta soprattutto all’approfondire l’intimità con il Signore. L’adorazione permette di vivere più intensamente, con maggiore partecipazione, le celebrazioni eucaristiche.

Cosa si deve fare mentre si è in adorazione eucaristica?

Essere consapevoli di chi sta davanti a noi, questo è essenziale. Molte volte nelle cappelle si trovano alcuni sussidi, cioè aiuti per la meditazione, libri di spiritualità ma il Signore apprezza molto di più le nostre povere parole e pensieri che il miglior detto o scritto di altri. Si raccomanda di cominciare sempre la nostra adorazione con un atto di amore verso il Signore.

È importante abituarsi al silenzio e stabilire un dialogo con il Signore.

Raccontargli ciò che ci affligge, intercedere per coloro che hanno chiesto preghiere, o che ci preoccupano, ma, soprattutto, dirgli quanto lo amiamo. Preghiamo di aumentare il nostro amore, la nostra fede, la nostra speranza, la nostra adorazione. Poi facciamo silenzio. Certo, il silenzio non è facile perché abbiamo un sacco di rumore interno. Ma si impara ad adorare adorando e ad un certo punto raggiungeremo il silenzio interiore. È necessario lasciarsi amare e lasciarsi abbracciare dal Signore in ogni momento di adorazione. Questo significa entrare nella sua intimità. Una raccomandazione utile potrà essere anche leggere qualche passo del Vangelo, rimanendo consapevoli che il Signore di cui parla il Vangelo o ci sono volte che ci sentiamo molto contrariati per quello che ci è toccato di vivere, o siamo particolarmente provati… in questi casi, semplicemente si rimane in silenzio perchè che la Presenza del Signore ci tocchi.

17 MARZO   L'UMILTA' :

adorazione 17 marzo 2022.pdf