Anno dedicato a San Giuseppe

Ritorniamo, dopo un anticipo sul Fo.Par di qualche mese fa, sulla istituzione da parte di papa Francesco dell’anno Giuseppino.

Questo desiderio di approfondimento è scaturito dal fatto che la Famiglia Guanelliana, con in testa San Luigi, ha una particolare devozione verso San Giuseppe.

Papa Leone XIII, durante il cui pontificato presero l’avvio le Congregazioni Guanelliane, è tra i devoti più illustri del nostro Santo: “Se Dio diede Giuseppe alla Vergine come suo sposo - scrive il Papa nell’Enciclica “Quamquam pluries” - certamente non glielo diede soltanto come sostegno della vita, come testimone della sua verginità, come custode del suo onore; ma, in forza del vincolo coniugale, lo fece anche partecipe della eccelsa sua dignità. Da questa dignità derivano naturalmente tutti i doveri che la natura impone ai padri di famiglia”.

Su questa riflessione don Guanella imposta la sua particolarissima predilezione verso San Giuseppe che egli colloca sul piedistallo più alto, perché - scrive - Giuseppe fu scelto dal Padre eterno ad essere capo della Sacra Famiglia. Così il grande santo, al quale ubbidirono Gesù e Maria, deve “troneggiare” in tutte le Case dell’Opera:

Tra le tante ragioni che spiegano la grande devozione di don Guanella verso San Giuseppe c’è il fatto che il Santo Patrono ebbe il privilegio non solo di vivere ma anche di concludere la straordinaria esistenza assistito da Gesù e da Maria, meritando per tale privilegio il “patrocinio dei morenti”. Vedasi quindi anche la volontà di don Luigi ad erigere la chiesa (San Giuseppe al Trionfale) presso la quale avrebbe avuto la propria sede la “Pia Unione del Transito di San Giuseppe


Un anno tutto dedicato a San Giuseppe 

durante il quale «ogni fedele sul suo esempio possa rafforzare quotidianamente la propria vita di fede nel pieno compimento della volontà di Dio». E il decreto della Penitenzieria Apostolica - che accompagna la Lettera apostolica «Patris corde» - illustra come i fedeli potranno ottenere l’indulgenza plenaria, concessa in questa occasione.

Per ottenere l’indulgenza plenaria,

ricorda il decreto, servono la confessione sacramentale, la comunione eucaristica e la preghiera secondo le intenzioni del Papa.

La Penitenzieria Apostolica sottolinea che la concessione dell’indulgenza vale anche per i fedeli, che con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, parteciperanno all’Anno di San Giuseppe nelle occasioni e nelle modalità indicate.

Indulgenza che «nell’attuale contesto di emergenza sanitaria, è particolarmente estesa agli anziani, ai malati, agli agonizzanti e a tutti quelli che per legittimi motivi siano impossibilitati ad uscire di casa, i quali - con l’intenzione di adempiere le tre solite condizioni - nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, reciteranno un atto di pietà in onore di San Giuseppe, conforto dei malati e patrono della buona morte, offrendo con fiducia a Dio i dolori e i disagi della propria vita».

Con la Lettera Apostolica “Patris Corde” dell'otto dicembre dell'anno scorso, Papa Francesco ha aperto in modo solenne l'anno dedicato a San Giuseppe come Patrono della Chiesa Universale per prepararci al centocinquantesimo anniversario della dichiarazione fatta dal Papa Pio IX nel 1870, che dichiarava San Giuseppe “Patrono della Chiesa”.

Questa è un'occasione unica per tutta la Chiesa, per cogliere la bellezza di questo grande personaggio della nostra cristianità, il padre putativo del nostro Signore Gesù Cristo. Per questa ragione, come Comunità Parrocchiale, vogliamo imparare da questa figura importantissima della fede cristiana cattolica come amare e servire Cristo nella sua Chiesa, nelle nostre famiglie e nel mondo intero.

NOVENA per SAN GIUSEPPE LAVORATORE

La Novena a San Giuseppe, in un anno dedicato a lui, è un'occasione unica per festeggiare al meglio la sua persona, nella conoscenza delle sue virtù.

Da giovedì 22 aprile a venerdì 30 aprile, ogni sera, dalle ore 20:45 alle ore 21:00 in diretta sui canali  Facebook  e YouTube abbiamo meditato su ogni lettera componendo il nome “GIUSEPPE”. 

Concluderemo il primo maggio con la festa di  San Giuseppe Lavoratore.

(per rivedere gli incontri, vai sul Canale YouTube della Parrocchia cliccando qui)

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PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

Glorioso Patriarca San Giuseppe, il cui potere sa rendere possibili le cose impossibili, vieni in mio aiuto in questi momenti di angoscia e difficoltà. 

Prendi sotto la tua protezione le situazioni tanto gravi e difficili che ti affido, affinché abbiano una felice soluzione.

Mio amato Padre, tutta la mia fiducia è riposta in te. 

Che non si dica che ti abbia invocato invano, e poiché tu puoi tutto presso Gesù e Maria, mostrami che la tua bontà è grande quanto il tuo potere. 

Amen.



Il sogno di San Giuseppe, 

1636 Philippe de Champaigne



Patriarca immacolato

di Gesù custode amato

casto sposo di Maria

proteggete l'anima mia. 

Nel veder Maria feconda

non la giudicasti immonda

deh! quest'anima infervora

per servir sì gran Signora.

Tu d'angoscia fosti pieno

nel posar Gesù sul fieno

fa ch'io servi il Pargoletto

con Maria nel mio petto.

Pel dolor con cui trafitto

tu fuggisti nell'Egitto

deh! concedi ch'io sicuro

viva adesso e nel futuro.

Con Maria in Nazareth e

pace avesti ed ore liete

fa ch'io goda in Paradiso

di Maria il vago viso.

Se smarrito il bell'infante

lo cercasti qual Padre amante,

cerca a me e mai da Dio

mi allontani il mondo rio.

Fra gli abbracci di tua sposa

festi morte preziosa,

deh! concedi a me la sorte

di morir con simil morte.